Brutti ma buoni

brutti ma buoni

I Brutti ma buoni sono dei dolci semplicissimi da realizzare nella loro versione originale. Bastano solo tre ingredienti: albumi, zucchero e nocciole.

E nella versione vegetale? Potremmo pensare che preparare dei brutti ma buoni in chiave vegan sia altrettanto semplice e che basti sostituire gli albumi con l’aquafaba (acqua di cottura dei ceci) per ottenere lo stesso risultato! Magari fosse così!

Inserendo solo aquafaba nell’impasto, i dolcetti purtroppo si appiattiscono in cottura e diventano immangiabili. L’unica strada possibile è aggiungere proteine all’impasto per creare la giusta struttura.

Io uso molto le proteine dei legumi nei miei dolci. In particolare quelle contenute nella farina di ceci che se ben dosata, risulta davvero un valido aiuto in cucina. Proprio in questo caso ad esempio, la farina di ceci si è rivelata utilissima per arrivare laddove l’aquafaba, a causa dell’assenza di proteine con proprietà coagulanti al suo interno, non riusciva ad arrivare.

Ma bando alle chiacchiere, risolta la questione di come donare la giusta consistenza al biscotto, la ricetta rimane comunque semplicissima anche in chiave vegana. Ti invito dunque a sperimentarla e a dirmi cosa ne pensi. 

Ricetta dei Brutti ma buoni

Ti piacerebbe poter preparare la ricetta dei Brutti ma buoni in un quantitativo differente da quello proposto, senza doverti preoccupare di convertire le dosi? Scopri di più

Note: Per pesare le piccole quantità di ingredienti (sotto i 10 g) ti consiglio di usare una bilancia di precisione, per non tralasciare i decimi di grammo utili per un bilanciamento corretto della ricetta. 

Come prima cosa monta a neve l’aquafaba. Per ottenere una neve più soda e stabile, aggiungi qualche goccia di limone mentre le fruste stanno montando.

Nel frattempo trita le nocciole tostate. Io solitamente cerco di avere una parte di nocciole tritare più sottilmente e una parte più grossolana.

Rendi a velo lo zucchero di canna e aggiungilo all’aquafaba un pò per volta, con le fruste azionate a bassa velocità. Devi creare una meringa compatta, che non cola.  

A questo punto trasferisci la meringa in una ciotola, aggiungi le nocciole tritate, la cannella e il sale e mescola delicatamente con una spatola.

Inserisci l’amido di riso e la farina di ceci e amalgama con movimenti delicati dal basso verso l’alto, per non smontare completamente l’acquafaba (è normale che l’acquafaba perda buona parte del suo volume iniziale ma un pò di aria deve rimanere per permettere ai biscotti di crescere in cottura).

A questo punto con un cucchiaino, o se preferisci con una sac a poche, crea delle palline, distanziandole 4-5 cm l’una dall’altra, su una teglia rivestita di carta da forno.

Prima di procedere con la cottura in forno, assicurati che la temperatura scelta con la manopola corrisponda alla temperatura reale raggiunta. Procurati quindi un termometro da forno per controllare, anche durante la cottura, la temperatura e la sua stabilità.

Cuoci i Brutti ma buoni in forno preriscaldato a 180°C per 10 minuti e poi a 150°C per altri 5 minuti.

Sforna e lascia stiepidire bene prima di staccare i biscotti dalla carta da forno.

Una volta freddati completamente, puoi conservare i Brutti ma buoni in un contenitore a chiusura ermetica per una decina di giorni anche più.

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